Un pezzetto di parrocchia in trasferta
Un’esperienza di pochi giorni non può sicuramente essere specchio di una realtà parrocchiale fatta di tante “facce” e attività diverse, ma nel campo famiglie abbiamo sicuramente fatto una piccola esperienza dell’essere comunità, “famiglia di famiglie”, in tanti aspetti che a volte viviamo nel nostro quotidiano.
Già organizzare anche solo pochi giorni di vacanza non è stato semplice: bisogna fare i conti con le ferie dei genitori, le esigenze di figli piccoli e grandi, ma anche trovare una struttura adeguata in un posto che offra la possibilità di fare attività interessanti e divertenti per tutti… e quest’anno, dopo alcuni anni “comodi” in una struttura gestita, abbiamo azzardato l’autogestione! Sicuramente non è stata la soluzione più semplice… ma è stata l’occasione per darci da fare già prima della partenza, coinvolgendo anche i ragazzi nella preparazione di lasagne, arrosti e nella spesa di tutto il necessario per sfamare 50 persone.
Siamo partiti così il 2 gennaio alla volta di Naz, tranquillo paesello di montagna appena sopra Bressanone circondato dal bel panorama delle vette innevate delle Dolomiti seppure non ad alta quota.
Le giornate sono trascorse velocemente tra un giretto ai mercatini di Bressanone (per la gioia di mamme e ragazze), un paio di sciate a Plose e sullo Jochtal per qualche papà e i ragazzi, un po’ di sci di fondo, qualche scivolata sulla neve per i più piccoli, pattinate sul ghiaccio a Valles, una bella camminata sul lago di Braies ghiacciato, un giro nella splendida Val di Funes e qualche piccola escursione per i più “in gamba”.
Oltre a queste belle occasioni per godersi lo spettacolo della natura e della neve, abbiamo passato tanto tempo “in casa”, indaffarati nella preparazione di colazioni, panini, cene e nel riassetto della cucina, con tanto di turni di servizio per tutti; ma abbiamo anche passato tanto tempo in semplice compagnia, tra i bimbi che giocavano, gli adolescenti che chattavano (poco per fortuna!) e i grandi che chiacchieravano allungando il tempo della cena con un buon bicchiere di vino e uno yogurt “gentilmente offerto” dal Don (!), una partita a carte, un gioco di società e una bella tombolata con fantastici premi per tutti.
Con la stessa semplicità e naturalezza, abbiamo accompagnato questi giorni con la preghiera mattutina insieme e un paio di momenti veramente speciali: una “Diaconia della Parola”, in cui grandi, giovani e bambini hanno condiviso le riflessioni e le preghiere suscitate dalla lettura della Parola di Dio, e la Messa di conclusione del campo, vero momento del “fare famiglia” intorno all’Eucarestia, in cui Don Gino con l’aiuto di bimbi e ragazzi ci ha fatto gustare una liturgia viva e vicina, forse più di come riusciamo a viverla tante volte.
In tutto questo, anche se è stata un’esperienza molto breve e con una piccola parte della nostra comunità, abbiamo toccato con mano la disponibilità di mettersi a servizio gli uni degli altri, l’umiltà di tanti che si sono dati da fare “in silenzio”, la generosità dell’adattarsi alle scelte “di gruppo”, l’accoglienza reciproca di persone con età e provenienze diverse, la voglia di condividere nella semplicità il vissuto quotidiano, l’attenzione dei ragazzi grandi verso i bambini più piccoli, la bellezza del pregare insieme… tante cose belle, che in periodo in cui tutto spesso ci sembra “pesante” e poco fruttuoso, speriamo possa portare un po’ dell’aria buona che abbiamo respirato a tutta la comunità!
Marco Magnanini
